I frutti dei cactus: forme, colori e tempi di maturazione della nostra “riserva di semi”

Echinocactus texensis con frutti

I frutti delle cactacee maturano generalmente dalla tarda primavera all’estate. In alcuni casi, tuttavia, la fase di maturazione può protrarsi all’autunno inoltrato. Se i fiori sono appariscenti e molto colorati, non meno belli possono essere i frutti di alcune piante grasse: grossi, carnosi, di colori accesi che vanno dal giallo intenso al rosso fuoco. Per le piante autofertili non occorre impollinazione: il frutto spunta dall’apice della pianta in pochi giorni. Per la maggior parte delle succulente occorre invece che i fiori siano stati impollinati. In questi casi la produzione del frutto è generalmente più lenta e si innesca da quando il fiore appassisce. Da questo momento si crea il caratteristico ingrossamento alla base dello stelo, che col tempo porterà al frutto vero e proprio. Certe cactacee impiegano pochi giorni per produrre i loro frutti. E’ il caso, ad esempio, degli Astrophytum, che portano a maturazione il frutto nell’arco di un paio di settimane dalla fioritura (nel caso di impollinazione, naturalmente). Altre piante possono invece impiegare diversi mesi, se non un anno intero, per portare a termine la produzione dei frutti. E’ questo il caso di molti Ferocactus e delle Coryphantha, giusto per indicare un paio di generi.

Approfondiamo la nostra conoscenza dei frutti delle cactacee nell’articolo che segue. (…)

Forme e colori

Quasi tutti i frutti delle cactacee sono carnosi, ricchi di polpa, all’interno della quale sono racchiusi i semi. Forma e dimensioni dei frutti possono variare notevolmente da genere a genere. Possiamo infatti avere frutti piccoli, di forma allungata, come nel caso di Mammillaria ed Epithelantha, oppure frutti tondeggianti e di grandi dimensioni, come nel caso di Echinocactus e Lobivia. Carnosi, grandi e a forma allungata sono i frutti dei Ferocactus, mentre quelli degli Ariocarpus sono allungati e di medie dimensioni.

Gymnocalycium schickendantzii con frutti
Gymnocalycium schickendantzii con frutti (cliccare per ingrandire)

In alcuni casi i frutti seccano e si spaccano da soli nell’arco di alcune settimane, mentre in altri casi restano carnosi per mesi interi, prima di spaccarsi mostrando i semi al loro interno. Mi è capitato anche di notare che alcuni frutti di Lobivia e Gymnocalycium si siano spaccati quando ancora erano carnosi, con parziale fuoriuscita della polpa. Alcuni generi fanno tutto da soli: il frutto secca, si spacca e si stacca dalla pianta senza bisogno del nostro intervento. Altri generi trattengono il frutto attaccato al fusto per settimane o mesi. Tra questi, Echinocactus, Ferocactus, alcune Mammillaria e Coryphantha.

Mammillaria magallanii con frutti
Mammillaria magallanii con frutti (cliccare per ingrandire)

E’ molto importante evitare di strappare dal fusto i frutti non ancora maturi: in questo caso si produrrebbe una lesione che potrebbe trasformarsi in una porta d’accesso per funghi e batteri, che a loro volta potrebbero portare la pianta a marcire. In sintesi, i frutti vanno raccolti solo quando sono ben maturi (se non del tutto secchi) e quando si staccano dalla pianta senza dover esercitare alcuno sforzo. Per tutto ciò che concerne l’impollinazione, la raccolta dei frutti, la pulizia di questi ultimi e la conservazione dei semi in vista della semina, potete consultare uno specifico post a questo link.

Qualche curiosità

Piccola curiosità: in alcuni casi i frutti dei cactus sono commestibili e molto utilizzati dalle popolazioni che abitano nei luoghi d’origine di queste piante. E’ il caso dei frutti del Myrtillocactus geometrizans, detti “garambullos” e simili a piccole bacche di colore bluastro. E’ anche il caso del più noto “fico d’india”, che altro non è se non il frutto – dolce e succoso – dell’Opuntia ficus indica, pianta ormai naturalizzata anche nel Sud Italia e in molte altre aree del mondo.

La semina

Dai frutti, naturalmente, si ricavano i semi con i quali è possibile riprodurre le succulente. Per tutto quello che riguarda la semina potete consultare l’apposita sezione del sito, che contiene diversi articoli specifici.

Il video

In questo video mostro come pulire correttamente i semi di cactus per conservarli in vista della semina:

Abbonarsi al sito e altre info

 ABBONATI AL SITO  – Se ti è piaciuto questo articolo, abbonati al sito per avere accesso a tutti i contenuti. Qui trovi condizioni e modalità.

 ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER  – Se vuoi ricevere la newsletter gratuita ogni volta che viene pubblicato un nuovo contenuto (anche se non sei abbonato al sito), compila i campi che trovi a questo link!

© I testi, i video, le foto e le elaborazioni grafiche del sito “Il fiore tra le spine” costituiscono materiale originale e sono coperti da diritto d’autore. Ne è vietata la riproduzione con qualsiasi modalità.

4.5 2 voti
Voto
Iscriviti ai commenti
Notificami
9 Commenti
Più vecchi
Più nuovi Più votati
Feedback inline
Vedi tutti i commenti
Lorenzokr

Ciao , avrei due domande se possibile . La prima è che ho ripulito un frutto di haageocereus in cui la polpa era ancora fresca e nessun seme è germinato . Potrebbe non essere stato pronto? Allego foto. La seconda domanda invece riguarda il frutto di una mammillaria elongata che ho aperto a metà ma era vuoto, può succedere ?

72AA1039-A590-4515-9B75-E20135B19A98.jpeg
Lorenzokr

Grazie mille. Preciso che il frutto della mammillaria era ancora fresco . Va beh proverò a capire la prossima stagione . Grazie ancora

rbianchi

Ho una coryphanta che ha generato due frutti, anche questi si devono staccare da soli, ancora sono molto duri, attendo?

rbianchi

Da qualche parte del sito mi sembra di aver letto che occorre anche un anno perché siano pronti, è corretto?

Alex.R89

Salve, di recente ho comprato questo astrophytum. Ho notato che oltre ai fiori che già ha fatto e sta continuando a fare, ce ne sono alcuni che sono strani e non cadono. Possono essere semi?

IMG_20220515_140128.jpg
Info utili e contatti
Pagamenti sicuri
9
0
Scrivi il tuo commentox