Arte e piante grasse: Il fiore tra le spine è partner di Altro Spazio D’arte nel contest #machecactusfai

La passione per la Natura si coniuga molto spesso con quella per l’arte. E’ un dato di fatto ed è sufficiente pensare ai tantissimi quadri, alle stampe, alle opere antiche e contemporanee che hanno come oggetto piante, fiori e qualsiasi espressione della Natura per rendersene conto. Da qui nasce l’iniziativa realizzata da Altro Spazio D’arte APS, associazione di promozione sociale molto attiva e seguita da tantissimi artisti in collaborazione con Il fiore tra le spine, organo di informazione sul mondo delle succulente sempre più attivo e pronto a collaborazioni con altre realtà interessanti.

Nel dettaglio, si tratta di un contest artistico che si terrà su Instagram rivolto a tutti, artisti affermati, artisti per diletto, semplici appassionati, che prevede di realizzare un’opera con le tecniche preferite (disegno a mano libera, dipinto, stampa, fotografia, scultura, ecc.) che abbia come soggetto i cactus o le piante grasse.

Ecco, nell’articolo che segue, tutte le informazioni necessarie. (…)

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Esclusività verde, i cactus e le piante grasse più rare e ambite: ecco una selezione delle più ricercate

Nel complesso, le piante grasse e i cactus sono semplici da coltivare, a patto di conoscere le loro esigenze di base in termini di substrato, esposizione, irrigazione e temperature. Vi sono però diverse specie di piante succulente, considerate piante rare, particolarmente impegnative, per le quali è necessaria esperienza e una buona conoscenza delle necessità di quella specie. E’ per questo che queste piante sono considerate rare e difficilmente reperibili sul mercato: la loro semina è difficile, la loro crescita è molto lenta e spesso sono anche piante molto delicate. Tutto questo contribuisce a far sì che queste piante o questi cactus siano considerati rari e pertanto difficilmente reperibili sul mercato (o reperibili ma a prezzi “importanti”).

Una premessa fondamentale: il concetto di piante grasse più rare può, in una certa misura, essere soggettivo. Determinate piante possono essere difficilmente reperibili in alcune regioni o in alcuni stati e facilmente reperibili in altri. A fissare i parametri affinché un cactus o una pianta succulenta possano essere considerate rare è la loro reperibilità sul mercato. E questa dipende dai fattori che abbiamo visto in premessa: la facilità o meno di reperimento dei semi di quella specifica pianta, la difficoltà della semina (ad esempio a causa della bassa germinabilità dei semi), la lentezza della crescita, che porta ad avere esemplari “vendibili” solo dopo diversi anni. Questi elementi sono oggettivi e rendono un cactus o una pianta grassa rara.

Un altro elemento da tenere in considerazione sono “le mode”. Anche le piante succulente ne vanno soggette e vi sono periodi o anni in cui, per qualche ragione, una determinata specie è divenuta ambita tra i collezionisti e i coltivatori. Si alza dunque notevolmente la domanda e i vivaisti cercano di adeguarsi aumentando la produzione di quella pianta. Per un determinato periodo di tempo la pianta rara sarà disponibile ad alti prezzi, ma quando la “moda” sarà passata e la domanda si abbasserà, i prezzi scenderanno. E’ successo, nell’arco degli anni, con molte cactacee, come gli Ariocarpus, poi l’Echinocactus horizonthalonius, le cultivar giapponesi di Astrophytum, la Whitesloanea crassa (una Asclepiadacea), lo Pseudolithos migiurtinus e lo Pseudolithos cubiformis (famiglia Apocynaceae), l’Euphorbia gymocalycioides e altre ancora.

Dunque quali sono le piante grasse rare e i cactus considerati rari, come si riconoscono e cosa è importante sapere su queste piante? E’ quello che vediamo nell’articolo che segue. (…)

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Piante grasse adatte per interni: trasforma la tua casa in un’oasi con queste piante succulente!

Cactus e piante grasse sono indubbiamente piante che prediligono una coltivazione in esterno, su balconi, davanzali esterni, terrazze, in giardini o in serre. Questo non significa che chi non dispone di spazi esterni, possibilmente esposti a Sud o Sudest, non possa trasformare la propria abitazione in una piccola oasi di succulente. In questo caso si tratta infatti di disporre almeno di qualche finestra ben illuminata e, soprattutto, saper scegliere le piante adatte per interni nel vasto campo delle succulente.

Chi segue questo sito sa bene che la “filosofia” che lo ispira è improntata ad una coltivazione dei cactus e delle piante grasse “naturale”, detta anche “wild”, ossia una coltivazione spartana in grado di condurre a esemplari il più possibile simili a quelli in habitat. Considerate però le tante richieste e le molteplici situazioni in cui ogni appassionato può coltivare, può essere utile avere qualche indicazione su quali piante succulente possano prestarsi anche ad una coltivazione indoor, ossia in appartamento. Sì, perché se nel complesso le succulente vogliono molta luce per molte ore consecutive, esistono specie che gradiscono la luce filtrata e anzi, al sole diretto soffrono fino a scottarsi a bloccare la crescita. Con una piccola guida come questa è dunque possibile conciliare la passione per le piante grasse con la coltivazione in appartamento, perché tutto sta nella scelta delle giuste specie. Ad esempio, tra le cactacee, si può puntare sulle epifite, che prosperano in habitat con luce filtrata, oppure, passando ad altre famiglie succulente, sulle intramontabili Sansevieria, su alcune Aloe, su alcune Euphorbia, sulle Haworthia, sulle Kalanchoe, sulla Crassula e sulle Hoya.

In questo articolo vediamo dunque in modo dettagliato quali piante grasse scegliere per la coltivazione in ambienti interni così da creare un piccolo spaccato di verde succulento anche in casa. (…)

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Piante grasse, una piccola guida per chi si avvicina a questo mondo: i generi più semplici da coltivare

Coltivare cactus e piante grasse è un’esperienza affascinante. Si tratta di piante assolutamente particolari e in grado di resistere alla siccità e a condizioni particolarmente difficili, alle quali non tutte le piante riescono ad adattarsi. Per chi si avvicina a questo mondo, però, può essere difficile scegliere la giusta pianta, dal momento che esistono cactus e succulente molto semplici da coltivare e altre più impegnative. Ecco allora una guida ai generi dai quali partire per accumulare esperienza.

Il mondo delle piante succulente è estremamente vasto. Ne consegue che le esigenze di coltivazione delle singole piante grasse possano variare notevolmente da famiglia a famiglia e da genere a genere. Con un esempio concreto, un cactus (pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae) ha esigenze di coltivazione estremamente diverse rispetto ad un Adenium obesum (pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Apocynaceae). Non diversamente, possono intercorrere grandi differenze di coltivazione all’interno di una stessa famiglia o tra diversi generi di una singola famiglia. Anche qui un esempio: un Ariocarpus (genere appartenente alle Cactaceae) richiede un regime di coltivazione, inteso come substrato, annaffiature, ecc. molto diverso rispetto ad un Echinopsis (genere appartenente sempre alle Cactaceae).

Senza troppo dilungarci nell’ampio campo della classificazione delle piante (qui, se volete, trovate un articolo dedicato a questo tema) e dando per assodato che con il termine “piante grasse” si fa riferimento tanto ai cactus quanto a moltissime altre famiglie botaniche succulente i cui esemplari hanno portamento e aspetto diversi da un qualsiasi cactus (qui trovate un articolo specifico), affrontiamo un argomento molto “sentito” tra i coltivatori alle prime armi. Anche il coltivatore che vanta una buona conoscenza di una data famiglia, tuttavia, può trovare utile l’articolo che segue, nel quale vengono consigliate le piante succulente (appartenenti a varie famiglie botaniche) meno esigenti, più robuste e semplici da coltivare e pertanto più indicate per chi si approccia solo ora al mondo delle piante grasse. (…)

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Piante grasse fuori tutto l’anno? Ecco quelle che resistono e la storia del mio Echinocereus “resuscitato”

Quali sono le temperature minime alle quali resistono i cactus e le piante grasse? A questa comune domanda non corrisponde una risposta univoca, perché ogni famiglia e ogni genere di succulenta ha le sue esigenze e ci sono piante grasse che tollerano il freddo intenso (anche alcuni gradi sotto lo zero) e altre che non sopravvivono a temperature inferiori a 15 gradi. 

In generale si può dire che moltissime piante grasse, si tratti di cactus o di altre famiglie succulente, tollerano bene il freddo. Non tutti i cactus e non tutte le succulente, naturalmente, ma molte specie possono svernare senza problemi anche all’aperto non solo nelle regioni del Sud Italia, ma anche al Nord. La storia dell’Echinocereus laui nella foto qui sopra racchiude un insegnamento molto importante sotto questo punto di vista. Fatta eccezione per le cactacee epifite (Schlumbergera, Epiphyllum, Rhipsalis, ecc.), per specie come Melocactus e Discocactus e per le piante grasse originarie del Madagascar o di alcune regioni africane (Adenium obesum, Uncarina, Aloe, molte Euphorbia e quasi tutte le Asclepiadaceae), parecchie succulente possono trascorrere i mesi invernali a temperature prossime a zero gradi, purché il terriccio resti asciutto almeno da ottobre a tutto marzo. Ci sono tuttavia alcune cactacee e alcune succulente in grado di stupirci e di superare indenni i rigori invernali, in alcuni casi anche in terriccio umido (dunque in parte esposte alle intemperie).

Tra queste, alcune specie di Echinocereus, come mi ha insegnato la pianta che vedete in foto e che avevo dato per morta, salvo poi rinascere proprio dopo due inverni trascorsi interamente all’aperto, esposto al freddo e all’umidità della Pianura Padana. In questo articolo ecco la storia di questa pianta e una breve panoramica sulle piante grasse che possiamo tenere all’aperto per tutto l’anno. (…)

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