Le piante grasse e l’inverno: qualche consiglio su cosa NON fare in questo periodo dell’anno

Le piante succulente e soprattutto le cactacee resistono bene ai rigori dell’inverno. Naturalmente, ci sono generi più tolleranti alle basse temperature e altri che non resistono al freddo intenso e vanno pertanto riparati in ambienti riscaldati. Su questo argomento, potete leggere l’articolo dedicato alla collocazione delle piante grasse durante i mesi freddi, con un prontuario di facile consultazione, che trovate a questo link.

In questo articolo ci concentriamo piuttosto su ciò che non va fatto con le piante grasse nei mesi freddi, ossia su quelle operazioni o quelle pratiche che è opportuno rimandare alla primavera. L’articolo è stato ispirato da alcune domande che i lettori del sito mi hanno posto a fronte di problemi o danni alle piante. È certamente utile sapere che alcune operazioni possono essere effettuate anche durante l’inverno (quelle urgenti, per le quali un esemplare rischia di marcire, ad esempio), così come è bene sapere quali pratiche non sono affatto adatte ai mesi freddi, perché metterebbero in serio pericolo la pianta o perché potrebbero arrestarne il processo di stasi, oppure, nei casi peggiori, favorire l’insorgenza di marciumi.

In questo articolo vediamo allora un elenco di quello che NON si deve fare in questo periodo dell’anno con le piante grasse. (…)

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Arriva l’autunno: cosa fare per preparare le piante grasse in vista dell’inverno ed evitare marciumi e malattie

Il periodo che va da settembre a ottobre, di fatto l’inizio dell’autunno, è molto importante per le piante grasse e per i cactus. Si tratta infatti di una fase annuale particolare, durante la quale le piante riprendono a vegetare notevolmente dopo il rallentamento di agosto. Al tempo stesso, i mesi di settembre e ottobre richiedono annaffiature e fertilizzazioni mirate, sempre più distanziate fino alla sospensione totale – almeno per quanto riguarda le regioni del Nord Italia e del Nord e Centro Europa – alla volta di metà o fine ottobre al massimo. E’ vero che negli ultimi anni assistiamo a inverni miti e spesso il mese di novembre è caratterizzato da temperature ancora alte e minime notturne per nulla preoccupanti. Il punto è che i cactus devono avere il tempo di consumare i liquidi in eccesso contenuti nei fusti o nelle radici, e il terriccio, al tempo stesso, deve poter asciugare alla perfezione prima che arrivi il freddo. Con l’arrivo dell’inverno vero e proprio, infatti, i cactus e quasi tutte le succulente vanno in stasi e le loro radici non assorbono più acqua. E’ chiaro che, alla luce di questo, se continuiamo ad annaffiare o abbiamo protratto le annaffiature per tutto novembre, il terriccio rimarrà umido a lungo. E questo può comportare l’insorgenza di marciumi.

Vediamo in questo articolo cosa fare in questo periodo dell’anno e come preparare cactus e succulente al meglio in vista dell’inverno. (…)

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Consulenze individuali e personalizzate in videochiamata per imparare tutto quello che serve sulle piante grasse!

Ed ecco le consulenze sulla coltivazione di piante grasse e cactus! Il Fiore tra le spine è un progetto in continua crescita, grazie soprattutto al vostro supporto. Da oggi è disponibile un nuovo prodotto, che va ad affiancarsi agli abbonamenti per avere accesso a tutti i contenuti del sito, alle schede di coltivazione dei principali generi di succulente e alle dispense. Il nuovo prodotto, che ho deciso di aggiungere anche sulla base di molte vostre richieste, è la consulenza personalizzata in videochiamata. In realtà, le formule di consulenza sono due. La prima, da 20 minuti, può interessare chi ha semplicemente delle domande specifiche da pormi, ad esempio cosa fare per salvare una pianta malata oppure come identificare una determinata pianta succulenta. La seconda formula, da 40 minuti, è un vero e proprio corso sulla coltivazione dei cactus e delle piante succulente in generale.

In questo articolo gratuito vi spiego esattamente come funzionano le consulenze, come si sviluppano e in cosa consistono nel dettaglio. (…)

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Cambiamento climatico: un aprile mai visto. Che fare con le piante grasse? Scrivi la tua esperienza, confrontiamoci!

Cambiamento climatico, ogni anno una sorpresa. Questa, però, per il momento le batte tutte. Siamo a fine aprile e, oltre alla pioggia battente, qui al Nord Italia si registrano temperature massime non superiori agli 8-9 gradi, con minime attorno ai 2 gradi e delle medie mattutine che generalmente non salgono sopra i 5 gradi. E tutto questo ormai da giorni, dopo un accenno – breve in verità – di primavera, con giornate soleggiate e calde, tanto che i cactus e molte succulente hanno regolarmente fiorito o hanno mostrato i loro bocci. Adesso, il brusco ritorno di un clima tipicamente invernale. In una parola: un periodo assurdo. Eh sì, anche perché, sicuramente come molti di voi, sebbene in grande ritardo rispetto agli anni passati (proprio per le bizze del tempo), una decina di giorni fa ho trasferito molti miei cactus all’esterno della serra, esposti al sole diretto e alle intemperie senza alcuna protezione, come faccio ormai da parecchi anni. Risultato? Le piante sono là, davanti alla serra, a prendere secchiate d’acqua da tre giorni con temperature che difficilmente superano i 7-8 gradi. 

Non ho le competenze scientifiche per approfondire il tema come si dovrebbe ma credo che si possa dire che tutto questo, tutte queste anomalie che si susseguono ormai da anni, non siano altro che la conseguenza del cambiamento climatico in atto. Un fenomeno che, nell’arco di qualche anno, potrebbe imporre a tutti gli appassionati di piante grasse qualche modifica dal punto di vista della coltivazione. Ecco qualche riflessione in merito nell’articolo che segue. (…)

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Ecco la primavera, cosa fare con cactus e piante grasse? Tutte fuori o meglio aspettare?

La primavera, la cosiddetta bella stagione, è ormai cominciata: cosa fare con cactus e piante grasse? Portare all’esterno le piante tenute al coperto durante l’inverno? Togliere le coperture o gli strati di tessuto non tessuto? Riprendere ad annaffiare? Fertilizzare le piante? 

La primavera è la stagione della ripresa per tutte le piante e le succulente non fanno eccezione. Moltissime specie sono già in piena fioritura, come gli Stenocactus, gli Strombocactus, molti Turbinicarpus e diverse Mammillaria. Attenzione, però, tra la fioritura e la ripresa vegetativa c’è differenza: una pianta può fiorire anche se non ha ripreso in pieno a vegetare. Semplicemente, il suo periodo di fioritura è questo e la pianta lo rispetta anche se sta ancora uscendo dallo stato di “dormienza” invernale. Per quanto riguarda le temperature, ovviamente c’è grande differenza in base alla zona in cui si coltiva, quindi in alcune regioni del Sud le minime notturne possono già essere superiori a 10 gradi, mentre al Nord abbiamo ancora valori relativamente bassi, attorno a 2 o 3 gradi. Questo fattore è fondamentale per capire se possiamo spostare le nostre piante all’esterno o meno. Altrettanto importante è il momento della ripresa della annaffiature. In questi giorni si può cominciare a bagnare cactus e succulente o è meglio attendere ancora un po’? Infine: con l’inizio della bella stagione è necessario effettuare alcuni trattamenti con prodotti fitosanitari o si può evitare questa pratica?

Vediamo tutto in dettaglio nell’articolo che segue, così da muoverci correttamente ed evitare problemi o marciumi ai danni delle piante. (…)

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