Aprile, le fioriture dei cactus entrano nel vivo: una gallery con tutte le specie più… generose

Mammillaria deherdtiana

Dalla metà di aprile si può dire che le fioriture delle cactacee entrano nel vivo. In questo periodo, grazie alle giornate di sole e all’innalzarsi delle temperature (quest’anno l’innalzamento è stato addirittura anomalo, eccessivo), moltissimi generi preparano i fiori in poche settimane per aprirli da un giorno all’altro. In questo articolo trovate una gallery di immagini con splendide fioriture!

A dare una mano alle piante sono ovviamente anche le prime annaffiature, che in genere si danno in questo periodo e che velocizzano il processo di apertura dei fiori. Tra i generi più generosi c’è sicuramente quello delle Mammillaria, che porta a fioritura moltissime specie: pectinifera, giselaecandida, bocasana, spinosissima, zeilmanniana, bombycina, lenta, deherdtiana, tlalocii, magallanii, herrerae

Per un approfondimento sui fiori delle piante grasse, potete leggere un articolo specifico a questo link.

Gli Stenocactus (ex Echinofossulocactus) sono invece in fiore da tempo e mantengono i loro ritmi con fioriture persistenti, decisamente durature per le cactacee. In fiore dalla fine di febbraio ma al culmine in questi giorni sono gli Ancistrocactus (Glandulicactus), che regalano fioriture durature e molto abbondanti. Altri generi che fioriscono in abbondanza in questo periodo sono PediocactusStrombocactus, Turbinicarpus, Epithelantha, Thelocactus, Neoporteria, Echinomastus, Cintia.

Tra quelli che aprono i fiori con più parsimonia, per raggiungere il culmine alla volta di maggio, Matucana, OroyaRebutiaFerocactus (che cominciano sempre con la specie macrodiscus), Echinocereus, Notocactus (ora Parodia), Sulcorebutia, Lobivia, Echinopsis, Gymnocalycium (il primo in assoluto è il bruchii, poi fiorisce il leeanum, ma quasi tutti in questi giorni stanno preparando i bocci). 

A questo link le fioriture più precoci, ossia quelle di marzo.

E’ interessante notare, almeno nel mio caso, che non ho ancora cominciato ad aggiungere fertilizzante all’acqua delle annaffiature. Un fattore, questo, che conferma che le piante fioriscono in base alla crescita avuta nella stagione precedente, al riposo invernale, al loro stato di salute in generale e al loro “orologio biologico” e non in relazione al concime, che serve semmai ad assicurare loro una crescita equilibrata e a favorire le fioriture dell’anno successivo.

Qui trovate un articolo sulle fertilizzazioni.

Qui di seguito una gallery con le principali fioriture di questi giorni nella mia serra (cliccate sulle foto per ingrandirle).

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Nicola

Letto molto interessante !!!

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