Quando il cactus “fila”: che cos’è l’eziolatura, come si previene e come contenere il danno

A chi non è capitato almeno una volta di osservare in qualche ufficio, in un appartamento o anche in vivai non specializzati quei cactus a forma di cono, con spine sottili e il fusto verde pallido? Cactus con la base tondeggiante e l’apice allungato, assottigliato, al punto da dare alla pianta una forma quasi piramidale. Il coltivatore alle prime armi può pensare che sia quello il normale portamento della pianta, ma il coltivatore con un minimo di esperienza – o anche solo dotato di spirito critico – solitamente inorridisce di fronte a piante simili. Al limite può intristirsi, perché sa bene che quello non è affatto il normale portamento della cactacea, ma semplicemente l’esito di quella che tecnicamente è chiamata “eziolatura” (anche “eziolamento”) o, comunemente, “filatura”. A proposito, le foto in alto e quelle a corredo di questo articolo sono di piante in un vivaio e non mie, ci tengo a chiarirlo subito!

Perché ad alcuni cactus capita questa sorte? Come evitare l’eziolatura e come distinguerla dalla normale crescita o da una crescita semplicemente difforme dal normale? E’ possibile rimediare al danno causato dalla filatura di un cactus? A queste domande diamo una risposta nell’articolo che segue. (…)

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