Un classico senza tempo: Echinocactus grusonii, conosciuto anche come “cuscino della suocera”

E’ il classico dei classici, il cactus più comune e conosciuto in assoluto. Ciò non toglie che l’Echinocactus grusonii resti, a mio avviso, una delle più belle tra tutte le cactacee. Il portamento del fusto, il colore giallo oro delle spine, la loro densità, la perfetta armonia del fusto nel suo complesso fanno di questa pianta una vera e propria opera d’arte vivente. Se cercate un cactus principalmente per le sue fioriture, però, lasciate perdere. Il grusonii impiega almeno una trentina di anni prima di fiorire, talvolta anche di più. Senza contare che i fiori non sono certo tra i più significativi nell’ampio ventaglio offerto dalle cactacee. In sintesi, l’Echinocactus grusonii è un “must” in tutte le collezioni per la bellezza intrinseca della pianta e per le splendide spine.

Impariamo tutto quello che ci sarà utile per riconoscere e coltivare al meglio l’Echinocactus grusonii (comunemente chiamato anche “cuscino della suocera”) nell’articolo che segue, corredato da una gallery di bellissime foto. (…)

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Irrobustire le spine delle cactacee: un piccolo esperimento con alcune semine di Ferocactus

In base alle esperienze di alcuni coltivatori, le piante del genere Ferocactus sembrano gradire l’aggiunta di materiale calcareo nella composta. A trarne beneficio sarebbero soprattutto le spine, che si irrobustirebbero sensibilmente rispetto a quelle di esemplari coltivati in terricci più “tradizionali”, ad esempio il classico mix pomice, lapillo, torba in parti uguali. Sulla base di questa considerazione ho voluto fare un piccolo esperimento con alcune mie semine di Ferocactus acanthodes (semi ricavati da un frutto secco preso da una pianta adulta durante un viaggio in Arizona) e Ferocactus latispinus. Gli acanthodes sono nati nel 2013, mentre i latispinus sono del 2010. Salvo per il terriccio della semina, che era a base di torba, pomice e ghiaietto, queste piante sono cresciute nella tradizionale composta con un 30% di torba fine e il resto pomice e lapillo in parti uguali. In genere utilizzo questo mix quando voglio aiutare le piante da semina a svilupparsi in tempi più rapidi, per poi passarle in quello che considero il mio “terriccio standard” a base di terra di campo, pomice, ghiaia e torba al 10%.

Nell’articolo che segue vediamo esattamente in cosa consiste questo mio esperimento, quale tipo di terriccio ho deciso di utilizzare e vediamo soprattutto i risultati con le foto scattate a due anni di distanza dal test. (…)

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La distribuzione dei cactus e delle succulente nel mondo e le mappe con gli stati in cui crescono

Vi siete sempre chiesti da quale parte del mondo provenga quel vostro cactus o quella vostra pianta succulenta? Dalle Americhe o forse dall’Asia? Dall’Africa o dall’Europa? Il tema della distribuzione delle piante grasse è vasto e molto complesso. Tuttavia, per cominciare a semplificare l’argomento, si può dire che tutti i cactus sono originari delle Americhe, mentre le piante succulente in generale (ossia le piante grasse non cactacee) provengono da svariate parti del mondo.

In questo articolo e nelle due grandi mappe allegate vediamo come sono distribuite nel mondo le cactacee e le piante succulente non cactacee. Vediamo in particolare da quali aree geografiche si sono evolute in origine le succulente. (…)

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Per gli amanti delle spine, una panoramica sull’acanthodes: il più variabile tra i Ferocactus

Il “nickname” che si è scelto (“Ferokat”), ci fa capire subito che Francesco Soldi è uno che va dritto al punto. Francesco è un coltivatore esperto, un appassionato di cactus che da anni si è concentrato su un determinato genere: Ferocactus. Li coltiva, li riproduce attraverso la semina, li studia e li descrive con accuratezza e invidiabile competenza. Insieme alla moglie Helga, Francesco viaggia spesso in Messico e Stati Uniti per osservare le piante in habitat. Nell’interessante intervento che segue, “Ferokat” ci regala una panoramica eccezionale sulla specie acanthodes, con la descrizione delle varie sottospecie. Le bellissime foto che trovate in questa pagina sono ovviamente di Francesco ed Helga: un’occasione unica per osservare gli acanthodes in natura! (…) Leggi tutto “Per gli amanti delle spine, una panoramica sull’acanthodes: il più variabile tra i Ferocactus”
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