Semina di cactus fuori stagione: un esperimento documentato in video

Se con la coltivazione “wild” si combattono preconcetti e idee consolidate riguardo alla coltivazione di cactus e succulente, in particolare per quanto riguarda terricci, esposizione e temperature, perché non applicare lo stesso concetto ad altri ambiti della coltivazione?

Alla semina, ad esempio. Parlo della semina a luce e calore naturali e non di quella in germinatoio, che si può fare sostanzialmente in qualsiasi periodo dell’anno, essendo a parametri (luce e calore) controllati. La semina “naturale”, invece, è tradizionalmente fatta nel periodo che va da fine marzo a tutto maggio, quando le temperature minime non scendono sotto determinati valori (10/11 gradi) e quando la luce solare, e in particolare il numero delle ore di sole, comincia a essere sufficiente. (…)

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I cactus sono così lenti a crescere e a fiorire? Qualche riflessione e una gallery di immagini

E’ vero che i cactus hanno ritmi di crescita molto lenti? Tutte le specie di cactus crescono lentamente o solo alcune lo fanno? Nell’immaginario collettivo i cactus sono piante a crescita lenta e questo è vero solo in parte, anche perché tutto è relativo. Al netto di questo, è un dato di fatto che nella vasta famiglia delle cactacee vi siano specie molto lente e specie che riescono a raggiungere dimensioni importanti in pochi anni, crescendo dunque con una velocità superiore a quel che si crede generalmente. Molto, ovviamente, dipende anche dal regime di coltivazione che si adotta.

Gli esemplari delle principali specie di cactacee, una volta raggiunti i tre/quattro anni dalla semina, possono essere considerati e trattati al pari delle piante “adulte”. Il mito della lentezza eccessiva nella crescita dei cactus è infatti vero fino a un certo punto. Ci sono sì specie in grado di mettere a dura prova anche i coltivatori più pazienti, ma ce ne sono molte altre che riescono a dare grandi soddisfazioni anche nel giro di pochi anni dalla semina. Tra le piante più lente ci sono senz’altro quelle appartenenti ai generi Aztekium, Copiapoa (quasi tutte le specie), Geohintonia, Blossfeldia, alcune Mammillaria e il noto “Saguaro” (Carnegiea Gigantea). In molti casi si tratta di piante che anche da adulte mantengono dimensioni contenute, in altri casi di piante che da adulte possono raggiungere dimensioni notevoli (la Carnegiea ad esempio): sono tuttavia accomunate da una crescita davvero al rallentatore e in grado di sfiancare anche i più esperti. Molti altri generi, al contrario, hanno ritmi di crescita tutto sommato “veloci” (tenendo sempre presente che rispetto a molte altre famiglie di piante, le cactacee non sono certo a crescita rapida), al punto che nel giro di pochi anni gli esemplari sono ben formati e del tutto simili alle piante adulte. Non solo: molti generi riuniscono specie i cui esemplari possono fiorire già a partire dal secondo anno dalla semina. 

Entriamo nel dettaglio con questo articolo e con una gallery fotografica, cercando di fare chiarezza tra i vari generi. (…)

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I frutti dei cactus: forme, colori e tempi di maturazione della nostra “riserva di semi”

I frutti delle cactacee maturano generalmente dalla tarda primavera all’estate. In alcuni casi, tuttavia, la fase di maturazione può protrarsi all’autunno inoltrato. Se i fiori sono appariscenti e molto colorati, non meno belli possono essere i frutti di alcune piante grasse: grossi, carnosi, di colori accesi che vanno dal giallo intenso al rosso fuoco. Per le piante autofertili non occorre impollinazione: il frutto spunta dall’apice della pianta in pochi giorni. Per la maggior parte delle succulente occorre invece che i fiori siano stati impollinati. In questi casi la produzione del frutto è generalmente più lenta e si innesca da quando il fiore appassisce. Da questo momento si crea il caratteristico ingrossamento alla base dello stelo, che col tempo porterà al frutto vero e proprio. Certe cactacee impiegano pochi giorni per produrre i loro frutti. E’ il caso, ad esempio, degli Astrophytum, che portano a maturazione il frutto nell’arco di un paio di settimane dalla fioritura (nel caso di impollinazione, naturalmente). Altre piante possono invece impiegare diversi mesi, se non un anno intero, per portare a termine la produzione dei frutti. E’ questo il caso di molti Ferocactus e delle Coryphantha, giusto per indicare un paio di generi.

Approfondiamo la nostra conoscenza dei frutti delle cactacee nell’articolo che segue. (…)

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Due tecniche per aiutare i semi a germinare: la scarificazione e la stratificazione

Non tutti i semi di cactus germinano facilmente dopo essere stati interrati. Quelli di alcune specie hanno bisogno di un aiuto esterno per far sì che il tegumento, ossia lo strato superficiale del seme, una volta messo nella terra si apra lasciando che vi penetri l’umidità e che l’embrione in esso contenuto possa svilupparsi dando vita alla nuova pianta. Si tratta, in questi casi, di semi dotati di un tegumento particolarmente duro, coriaceo, che rischia di inibire la germinazione e rendere vana la semina. Tra le specie e i generi i cui semi rientrano in questa categoria vanno ricordate Echinocactus horizonthalonius, Echinomastus, alcuni Pediocactus, poi Sclerocactus e Toumeya.

Nell’articolo che segue esaminiamo in dettaglio, anche con l’aiuto di fotografie, due tecniche fondamentali per aumentare la percentuale di germinabilità dei semi di alcune specie di cactacee. (…)

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Breve tutorial sulla semina di cactus a luce e calore naturale: le varie fasi della procedura

Come e quando seminare i semi di cactus? Come far nascere un cactus dal seme? Ecco il tutorial che fa per voi! Se siete appassionati di queste piante, prima o poi vi verrà voglia di spingervi un po’ oltre e cimentarvi con la semina, un’esperienza molto istruttiva e al tempo stesso divertente. Ottenere piante dai semi assicura infatti una soddisfazione unica, che il semplice acquisto non è in grado di eguagliare!

Per quanto mi riguarda, solitamente semino tra la fine di marzo e la prima settimana di aprile, sempre a luce e calore naturale. Quest’anno, considerate le temperature minime insolitamente basse, ho dovuto rimandare a metà aprile. In questi giorni ho approfittato dell’innalzamento delle minime e del miglioramento delle giornate per seminare alcuni semi che ho ottenuto da mia impollinazione l’anno scorso e alcuni semi acquistati recentemente. Ho seminato esclusivamente cactacee: Copiapoa, Gymnocalycium, Pyrrhocactus, Astrophytum, Lobivia, Escobaria, Frailea, Leuchtenbergia, FerocactusThelocactus e altro ancora. I semi erano stati puliti subito dopo la raccolta e conservati correttamente. Sulla semina ho scritto diversi articoli, ai quali se ne aggiunge uno sulla semina in germinatoio a cura dell’amico Leopoldo Romano. Trovate tutto in questa sezione del sito: la semina.

In questo articolo ho pensato di realizzare una sorta di “tutorial” della semina, documentando fotograficamente tutti i vari passaggi previsti dal mio metodo. E’ bene specificarlo: è semplicemente il mio metodo e lo seguo ormai da anni, ma non è detto che possa andare bene per tutti o che possa essere comodo per tutti (…).

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