Piante grasse adatte per interni: trasforma la tua casa in un’oasi con queste piante succulente!

Cactus e piante grasse sono indubbiamente piante che prediligono una coltivazione in esterno, su balconi, davanzali esterni, terrazze, in giardini o in serre. Questo non significa che chi non dispone di spazi esterni, possibilmente esposti a Sud o Sudest, non possa trasformare la propria abitazione in una piccola oasi di succulente. In questo caso si tratta infatti di disporre almeno di qualche finestra ben illuminata e, soprattutto, saper scegliere le piante adatte per interni nel vasto campo delle succulente.

Chi segue questo sito sa bene che la “filosofia” che lo ispira è improntata ad una coltivazione dei cactus e delle piante grasse “naturale”, detta anche “wild”, ossia una coltivazione spartana in grado di condurre a esemplari il più possibile simili a quelli in habitat. Considerate però le tante richieste e le molteplici situazioni in cui ogni appassionato può coltivare, può essere utile avere qualche indicazione su quali piante succulente possano prestarsi anche ad una coltivazione indoor, ossia in appartamento. Sì, perché se nel complesso le succulente vogliono molta luce per molte ore consecutive, esistono specie che gradiscono la luce filtrata e anzi, al sole diretto soffrono fino a scottarsi a bloccare la crescita. Con una piccola guida come questa è dunque possibile conciliare la passione per le piante grasse con la coltivazione in appartamento, perché tutto sta nella scelta delle giuste specie. Ad esempio, tra le cactacee, si può puntare sulle epifite, che prosperano in habitat con luce filtrata, oppure, passando ad altre famiglie succulente, sulle intramontabili Sansevieria, su alcune Aloe, su alcune Euphorbia, sulle Haworthia, sulle Kalanchoe, sulla Crassula e sulle Hoya.

In questo articolo vediamo dunque in modo dettagliato quali piante grasse scegliere per la coltivazione in ambienti interni così da creare un piccolo spaccato di verde succulento anche in casa. (…)

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Piante grasse, una piccola guida per chi si avvicina a questo mondo: i generi più semplici da coltivare

Coltivare cactus e piante grasse è un’esperienza affascinante. Si tratta di piante assolutamente particolari e in grado di resistere alla siccità e a condizioni particolarmente difficili, alle quali non tutte le piante riescono ad adattarsi. Per chi si avvicina a questo mondo, però, può essere difficile scegliere la giusta pianta, dal momento che esistono cactus e succulente molto semplici da coltivare e altre più impegnative. Ecco allora una guida ai generi dai quali partire per accumulare esperienza.

Il mondo delle piante succulente è estremamente vasto. Ne consegue che le esigenze di coltivazione delle singole piante grasse possano variare notevolmente da famiglia a famiglia e da genere a genere. Con un esempio concreto, un cactus (pianta appartenente alla famiglia delle Cactaceae) ha esigenze di coltivazione estremamente diverse rispetto ad un Adenium obesum (pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Apocynaceae). Non diversamente, possono intercorrere grandi differenze di coltivazione all’interno di una stessa famiglia o tra diversi generi di una singola famiglia. Anche qui un esempio: un Ariocarpus (genere appartenente alle Cactaceae) richiede un regime di coltivazione, inteso come substrato, annaffiature, ecc. molto diverso rispetto ad un Echinopsis (genere appartenente sempre alle Cactaceae).

Senza troppo dilungarci nell’ampio campo della classificazione delle piante (qui, se volete, trovate un articolo dedicato a questo tema) e dando per assodato che con il termine “piante grasse” si fa riferimento tanto ai cactus quanto a moltissime altre famiglie botaniche succulente i cui esemplari hanno portamento e aspetto diversi da un qualsiasi cactus (qui trovate un articolo specifico), affrontiamo un argomento molto “sentito” tra i coltivatori alle prime armi. Anche il coltivatore che vanta una buona conoscenza di una data famiglia, tuttavia, può trovare utile l’articolo che segue, nel quale vengono consigliate le piante succulente (appartenenti a varie famiglie botaniche) meno esigenti, più robuste e semplici da coltivare e pertanto più indicate per chi si approccia solo ora al mondo delle piante grasse. (…)

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Piante grasse, succulente, cactus: che confusione… Impariamo a chiamare le nostre piante col giusto nome!

Cactus, piante grasse, piante succulente: molto spesso chi non ha ancora grande esperienza con questo mondo considera sinonimi questi termini, utilizzandoli senza distinzione per indicare un Ferocactus come un’Euphorbia o una Crassula. Le differenze tra un cactus e una succulenta, tuttavia, sono notevoli e per coltivare al meglio quelle che da sempre sono chiamate genericamente piante grasse è importante conoscere queste  fondamentali differenze.

La definizione “piante grasse” è tanto diffusa quanto efficace per indicare un gruppo botanico più o meno definito. Tuttavia, nel linguaggio comune, di questi tempi è sufficiente scorrere i social per rendersene conto, si parla di piante grasse in continuazione, senza operare alcuna distinzione tra una famiglia botanica e l’altra. Se infatti la definizione comune rende bene l’idea (piante grasse, ossia dai fusti panciuti o dalle foglie carnose), al tempo stesso non rende giustizia alle precise regole botaniche della classificazione e contribuisce indirettamente a creare più confusione che altro. Parliamo di piante grasse indicando un’Aloe, oppure l’Adenium obesum, un Ferocactus, un Lithops, una Euphorbia, una Crassula, una Mammillaria, una Stapelia o un’Agave. La definizione è efficace, su questo non si discute, e al tempo stesso aiuta a circoscrivere un preciso gruppo di piante, ma attenzione: occorre poi saper entrare un minimo nel dettaglio e riconoscere quantomeno le principali famiglie di queste “piante grasse” (più correttamente dette “piante succulente”) per poterle coltivare bene. Le esigenze di coltivazione (esposizione, annaffiature, substrato ecc.) che intercorrono tra un Ariocarpus (che è un cactus) e una Echeveria (che è una Crassulacea), ad esempio, sono molto diverse. Ecco perché è importante sapere che “piante grasse” è solo un termine generico e di uso comune, ed ecco perché è importante saper entrare poi – almeno quel che basta – nel dettaglio per distinguere subito un cactus da un’Euphorbia, una Crassula da un Lithops, una Stapelia da un’Agave, un Sempervivum da un Sedum, una Sansevieria da una Schlumbergera, giusto per citare esempi di piante che molto probabilmente, se vi piacciono le succulente, potreste avere a casa.

In questo articolo vediamo dunque cosa sono le cosiddette “piante grasse” e impariamo a entrare nel dettaglio delle più importanti famiglie botaniche solitamente ricomprese nella definizione comune (o “volgare”, inteso come “dal volgo”, dal popolo) che anche molti appassionati non più alle prime armi usano ancora indistintamente. In tutto questo ci aiuterà il testo ma anche la ricca gallery fotografica che mostra le distinzioni tra una famiglia e l’altra (…)

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Crassula ovata, “albero di giada” o “pianta dei soldi”: ecco come coltivarla al meglio

Chi non ha mai visto un esemplare di Crassula? Queste piante, appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae, sono molto diffuse e coltivate un po’ ovunque grazie alla loro adattabilità. La Crassula ovata, in particolare, è una pianta grassa molto decorativa, a forma di alberello con foglie spesse e carnose e può essere coltivata tanto all’esterno quanto in appartamento, purché in buone condizioni di luce. 

Conosciuta comunemente come “albero di giada” per via del colore verde brillante delle sue foglie carnose, o “pianta dei soldi” per la forma tondeggiante/allungata sempre delle foglie, la Crassula ovata è una pianta succulenta molto diffusa in coltivazione. La si può osservare spesso anche negli appartamenti, dove cresce comunque bene grazie alla sua grande adattabilità e dove può aggiungere un tocco di verde non scontato grazie al suo portamento ad alberello, con rami spessi e robusti di colore marrone. La Crassula ovata è sicuramente una pianta comune, per nulla ricercata e semplice nelle forme; tuttavia, ha un suo fascino e la facilità di coltivazione la rende una succulenta praticamente alla portata di tutti.

Nell’articolo che segue vediamo in dettaglio da dove proviene la Crassula ovata, quali sono le esigenze di coltivazione di questa succulenta, quali sono i suoi punti deboli e come può essere riprodotta con successo anche da chi è alle prime armi nella coltivazione delle piante grasse. (…)

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Riconoscere le piante grasse: una guida alla classificazione e all’identificazione

Dare un nome scientifico a una pianta succulenta, in altre parole identificare correttamente una pianta grassa, è tutt’altro che semplice. La classificazione, in generale la cosiddetta tassonomia, è appannaggio di ricercatori, studiosi, veri appassionati e, in certi casi, di veri e propri maniaci dell’ordine. In quella terra sconfinata che è la classificazione delle piante – e nel caso specifico delle succulente – regna spesso grande confusione, al punto che non è raro assistere alla continua ri-denominazione di una stessa pianta, prima compresa in un genere, poi collocata in un altro, poi spostata in un altro ancora. Alcune piante sono classificate in un modo da alcuni ricercatori e in un modo diverso da altri studiosi; alcuni tendono alla semplificazione e alla riduzione del numero dei generi, altri sono propensi a suddividere il più possibile le piante, a seconda delle loro peculiarità, in più generi, specie, sottospecie, forme e varietà. Le diatribe tra autori e ricercatori circa la classificazione di questa o quella pianta sono all’ordine del giorno. Al comune appassionato, così come al semplice coltivatore e al “collezionista” di succulente, non resta che affidarsi ai cartellini che accompagnano le piante o tentare una classificazione confrontando l’esemplare con le fotografie reperite in internet o sui libri (a questo proposito, in questa sezione del sito ne segnalo alcuni utili ai fini della classificazione delle succulente).

Vediamo, nell’articolo che segue, come orientarsi e cosa è necessario sapere per cominciare a riconoscere, identificare e classificare le piante succulente. Impariamo anche come distinguere un cactus da una qualsiasi altra pianta grassa e come riconoscere le principali famiglie di succulente. (…)

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