Come coltivare i cactus: il vademecum con le 10 cose che devi assolutamente sapere per evitare errori

Sole pieno? Ma che ne vuoi sapere, la finestra sul pianerottolo basta e avanza! Terriccio? Io lo compro pronto al supermercato, è perfetto. I vasi? Più piccoli sono e meglio è: guai a lasciare più di mezzo centimetro tra la pianta e il bordo… E via così, a suon di amenità, false convinzioni, “sentito dire” che assurge rapidamente a dogma perché… perché l’ha detto il tizio là su Facebook e quello si capisce subito che è uno che se ne intende perché ha le luci giuste e il montaggio pare gliel’abbia fatto Kubrick. Battute a parte, quante fesserie tocca ancora oggi sentire riguardo alla coltivazione dei cactus? Quanti “influencer” improvvisati cavalcano la cresta dei social sospinti dal Maestrale dei like (già, i like, che in gergo vengon detti “le metriche della vanità”…) e, forti per l’appunto di legioni di followers e pollicioni in su, ammanniscono lezioni e conferenze ammiccando dai monitor, svelandovi “5 trucchi fantastici che non conosci sui cactus” o “come passare dal seme alla pianta in fiore in 35 secondi netti”. Oppure, con atteggiamento a metà tra il cospiratorio e l’aummaumma dello sgamato imbonitore, ti promettono di insegnarti tutto ma proprio tutto sulla coltivazione di queste splendide piante (solitamente declinate a elemento d’arredo anche grazie a vezzeggiativi quali “ciccette”, “grassine”, grassottelle” e avanti così con tutto ciò che veste bene i lipidi). Poi, magari, scava scava, scopri che l’influencer di turno coltiva cactus da 2 o 3 anni – regalo di nonna -, li tiene accanto al pc o al televisore (“sai, assorbono i raggi magnetici”), non distingue una Rebutia da una Begonia e non s’è mai preso/a la briga di sfogliare un qualsiasi libro su cactacee e succulente. Tanto c’è il web, no? Ci sono gli influencer anche per le piante, no? No. Ci sono personaggi simpatici e preparati, ci sono bei faccini che qualcosa sanno, ma c’è anche tanta fuffa (perdonate il termine da vecchio cronista). Tante informazioni sbagliate, tanta confusione e tanta impreparazione.

Allora, senza alcuna velleità di offrirvi con questo articolo “Il Verbo”, ecco un vademecum, un elenco di dieci cose che dovete sapere (o dovreste già sapere!) se volete coltivare davvero al meglio i vostri cactus. Senza trucchi né inganni: qui siamo ai fondamentali, suvvia. Ma senza questi non si va da nessuna parte. E sono convinto che anche chi, scorrendo i 10 punti dirà dieci volte “ah sì, lo so”, troverà in questo vademecum uno strumento utile per ripassare, porsi qualche domanda in più e spingersi a migliorare. E state tranquilli, quanto segue non arriva dal web, ma da 30 anni di esperienza sul campo, di esperimenti e fallimenti, dal confronto con coltivatori e studiosi ben più esperti di me e dalla lettura di qualche dozzina di manuali in italiano, inglese, francese, spagnolo (e pure tedesco, sebbene in quel caso, lo confesso, mi sono limitato a fotografie e didascalie, non conoscendo il teutonico idioma!) (…)

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Settembre è un ottimo mese per tutti i cactus, ma attenzione alle giuste cure in vista dell’autunno

Anche al Nord Italia, settembre è solitamente un buon periodo per cactus e piante succulente in generale. Le temperature si abbassano sensibilmente, la luce è ancora abbondante e molte piante riprendono a vegetare dopo il rallentamento o la stasi di agosto, quando le massime sono molto elevate e diverse succulente si fermano per risparmiare energie. Settembre è però un mese importante anche in vista della stagione autunnale e invernale, quando cactus e piante grasse bloccano del tutto la vegetazione e si concedono un lungo periodo di “riposo” in attesa della nuova stagione di crescita. E’ dunque importante accompagnare le piante in questo loro percorso ed effettuare i giusti trattamenti per arrivare all’autunno con esemplari in salute e pronti ai mesi di siccità. Fondamentale, ad esempio, è il regime di irrigazione in questo periodo.

In questo articolo vediamo quello che c’è da fare in questo mese per mantenere cactacee e succulente in perfetta salute e prepararle all’inverno riducendo il rischio di marciumi e perdite. (…)

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Dopo un anno di coltivazione, i primi risultati del test su sei Mammillaria in tre terricci diversi

La vera incognita è rappresentata dalle due Mammillaria nel mix inedito, molto ricco dal punto di vista organico. Vedremo col tempo come sarà influenzata la loro crescita da questo substrato. Con questa considerazione, esattamente un anno fa, ho concluso il mio articolo su uno degli esperimenti che di tanto in tanto faccio su cactus e succulente. Nel caso specifico si trattava di un test con tre diversi substrati, di fatto tre tipi di “terra”, nei quali ho rinvasato sei Mammillaria hahniana ottenute da un’unica semina.

Dopo il primo anno di coltivazione, ecco come sta andando l’esperimento ed ecco alcune prime considerazioni. (…)

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Plastica, terracotta, quadrati o tondi? Come scegliere i vasi per i cactus e le succulente

I vasi per la coltivazione di cactus e e piante grasse possono essere di infinite forme, colori, dimensioni, altezze e realizzati in svariati materiali. Una prima distinzione va fatta tra i vasi quadrati e quelli rotondi. I vasi quadrati sono utilizzati da vivaisti e collezionisti perché, a parità di volume rispetto ai vasi tondi, permettono di risparmiare notevolmente gli spazi. Al netto di questo la corretta scelta del vaso è di fondamentale importanza e ogni materiale ha i suoi pregi e i suoi difetti. Dunque: quali vasi usare per i cactus e le piante grasse?

Di plastica o in terracotta? Rotondo, quadrato, basso o profondo? E ancora: meglio una sola pianta per vaso o più piante in un’unica cassetta o in un’ampia ciotola? A prima vista l’argomento può sembrare banale, ma la scelta del vaso corretto per la coltivazione di cactus e piante succulente ha un’innegabile incidenza sull’esito della coltivazione. La scelta del vaso, si può dire, è anzi strettamente connessa al tipo di coltivazione che adottiamo per le nostre piante (in casa, su un balcone, in serra, in piena aria, ecc.) e ai vari elementi che la caratterizzano, come annaffiature, tipo di substrato, esposizione, temperature, e molto altro ancora.

Vediamo allora in questo articolo, al netto di scelte prettamente estetiche e quindi personali, come scegliere i giusti contenitori per la coltivazione delle succulente, valutando pro e contro delle varie forme e dei vari materiali con cui sono realizzati i vasi reperibili in commercio. (…)

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Rinvasare cactus: un esperimento con substrati diversi per capire come il terriccio influenza la crescita

I fattori fondamentali per la crescita di una pianta sono moltissimi: dall’esposizione, alle annaffiature; dalle fertilizzazioni alle temperature. Tra questi fattori, uno dei più importanti – quantomeno per cactus e piante succulente – è il substrato. Il terriccio ideale per i cactus deve avere almeno due proprietà: essere drenante e asciugare rapidamente. (…)

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